Palazzo Lucarini

OFFICINEDELLUMBRIA 2010 & Premiata Officina Trevana 2010

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grande successo per la VII edizione dell’ambizioso progetto didattico di Palazzo Lucarini

Da mercoledì 5 a sabato 8 maggio 2010 circa venti artisti di fama internazionale hanno coinvolto oltre 500 studenti nella settima edizione del più sperimentale progetto didattico umbro

Sabato 8 maggio 2010, a Trevi, sono state inaugurate le due mostre legate al progetto: OFFICINEDELLUMBRIA 2010 ( presso Ex Mattatoio) e Premiata Officina Trevana 2010 (presso Palazzo Lucarini Contemporary)

L’arte contemporanea torna ad essere protagonista nelle scuole con la settima edizione di OFFICINEDELLUMBRIA 2010. Didattica e laboratori di sperimentazione creativa, progetto a cura di Maurizio Coccia, Matilde Martinetti e Mara Predicatori per l’Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary. Il progetto, promosso dal Comune di Trevi in collaborazione Regione Umbria e Provincia di Perugia, ed in collaborazione con l’Istituto Comprensivo T. Valenti di Trevi, nasce nel 2004 con l’intento di stimolare negli studenti l’interesse verso la cultura della contemporaneità.
Questa edizione ha visto coinvolti oltre 500 alunni distribuiti tra 3 comuni e 10 pot.jpgscuole. Anche quest’anno (da mercoledì 4 a sabato 8 maggio) una ventina di artisti, tra i più significativi e promettenti della ricerca attuale, hanno condotto laboratori didattici con alunni di scuole materne, elementari, medie e superiori, confermando il successo di una formula unica, sperimentale e innovativa nel settore della didattica dell’arte contemporanea.
Guidati dallo sguardo creativo dell’artista, gli studenti sono diventati infatti ideatori e produttori di una vera opera d’arte, seguendone lo sviluppo in tutte le sue fasi. In questo modo hanno avuto modo di saggiare in pieno tutte le tappe del “mestiere dell’artista contemporaneo”, grazie ad una full-immersion con i portatori di un sapere divergente, in grado di raccontare senza parlare, spostando il punto di vista dei giovani interlocutori e portandoli a sperimentare inedite modalità espressive e relazionali. In questo stadio, gli alunni hanno potuto mettere in pratica quanto appreso nel corso di una precedente fase di alfabetizzazione, durante la quale operatori museali specializzati hanno introdotto gli allievi ai linguaggi dell’arte contemporanea.
Tematica di questa edizione è stata l’ecologia, intesa in maniera molto ampia. Non solo quindi laboratori sul riciclo creativo dei rifiuti (ecologia ambientale). Ma anche “comunicazione ecologica”, per sviluppare attraverso la creatività atteggiamenti sani ed equilibrati nella relazione con gli altri e con se stessi.
Il progetto si è concluso con l’inaugurazione di due mostre autonome sabato 8 maggio. Le opere realizzate dai ragazzi  sono esposte nella mostra OFFICINEDELLUMBRIA 2010 presso l’Ex Mattatoio di Trevi, mentre i lavori degli artisti sono visibili in Premiata Officina Trevana presso il Centro d’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary. Quest’ultima  è la grande mostra collettiva che chiude il processo iniziato con OFFICINEDELLUMBRIA 2010 coinvolgendo tutti gli artisti che hanno guidato i laboratori didattici. Una mostra unica nel suo genere, che ogni anno rinnova il binomio tra sperimentazione artistica e talent-scouting. Incubatrice di giovani talenti, Premiata Officina Trevana si conferma una ricognizione puntuale del panorama artistico nazionale. Un immancabile punto di riferimento per le tendenze più innovative della creatività, animate da un autentico spirito di ricerca. In mostra circa venti artisti, diversi per provenienza, formazione ed anagrafe: Oscar Accorsi, Rebecca Agnes, Alessia Armeni, Luca Bertini, Alessio Biagiotti, conceptinprogress, DDM, :esibisco., Franco Fiorillo, Armida Gandini, Piotr Hanzelewicz, IMPOSSIBLE SITES dans la rue, Giorgio Lupattelli, Paride Petrei, Giovo Piacentini, Gino Sabatini Odoardi, Studio ++, Lisa Wade.
La simultaneità di queste due mostre – OFFICINEDELLUMBRIA 2010 e Premiata Officina Trevana 2010 – oltre a rappresentare un momento di verifica del lavoro svolto, dimostra anche come l’arte contemporanea, a prescindere dall’estrema varietà di linguaggi che la caratterizza, sia comunque sempre vicina, in ogni sua declinazione, alla nostra quotidianità. Il progetto è reso possibile grazie alla sinergia di soggetti pubblici e privati, nello specifico: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Foligno, Comune di Trevi (capofila), Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Luigi Metelli S.p.A. Media partners 2010: artapartofcult(ure), Teknemedia.

Il progetto si inserisce nell’ambito di VIEW. Rotte del Contemporaneo in Umbria. VIEW nasce dalla collaborazione dei comuni di Città della Pieve, Magione, Trevi. L’idea si fonda sull’esigenza di andare oltre la tradizionale vocazione turistica che li accomuna. VIEW, infatti, è una serie coordinata di iniziative di arte contemporanea diffuse a livello territoriale. VIEW è la risposta ad una nuova utenza, a quel pubblico, cioè, internazionale, curioso e aggiornato, che vuole coniugare memoria e innovazione, storia e contemporaneità, “qui” e “altrove”. VIEW prevede numerose mostre ed attività collegate, distribuite in un largo arco temporale e spaziale. Vi sono coinvolte alcune delle più significative realtà locali orientate al contemporaneo. Istituzioni pubbliche e private, edifici monumentali e prestigiose sedi museali. Ambiente, territorio, cultura: l’atmosfera inedita del nuovo lifestyle umbro.

DATI TECNICI
Oggetto: progetto didattico dedicato all’arte contemporanea
Ideazione: Maurizio Coccia
A cura di: Maurizio Coccia, Matilde Martinetti, Mara Predicatori
Soggetti promotori: Comune di Trevi, Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary
Istituto capofila: Istituto Comprensivo T. Valenti di Trevi
Scuole: I Circolo di Foligno (scuola elementare Piermarini), II Circolo di Foligno (scuole elementari Santa Caterina e Borroni), Istituto Comprensivo N. Alunno di Belfiore (scuole elementari Belfiore, San Giovanni Profiamma, Colfiorito), Scuola Media Piermarini di Foligno, Istituto Comprensivo T. Valenti di Trevi (scuole elementari Borgo Trevi e Santa Maria in Valle), Istituto d’Arte B. Di Betto di Perugia
Artisti: Oscar Accorsi, Rebecca Agnes, Alessia Armeni, Luca Bertini, Alessio Biagiotti, conceptinprogress, DDM, :esibisco., Franco Fiorillo, Armida Gandini, Piotr Hanzelewicz, IMPOSSIBLE SITES dans la rue, Giorgio Lupattelli, Paride Petrei, Giovo Piacentini, Gino Sabatini Odoardi, Studio ++, Lisa Wade
Operatrici didattiche: Mara Predicatori (Responsabile didattica), Valentina Valecchi (operatrice)
Mostre / sedi, date, orari di vista: OFFICINEDELLUMBRIA 2010 (mostra degli elaborati prodotti dai ragazzi): inaugurazione sabato 8 maggio, ore 10:30, Oleoteca Regionale (Ex Mattatoio), Via Fantosati 8, Trevi (PG). Dall’8 al 23 maggio 2010. Visita su appuntamento (vedi oltre). Premiata Officina Trevana 2010 (mostra degli artisti che hanno condotto i laboratori): inaugurazione sabato 8 maggio, ore 12:00, Centro d’arte contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary, Via B. P. Riccardi 11, Trevi (PG). Dall’8 maggio al 27 giugno 2010. Aperto dal giovedì alla domenica, dalle 15:30 alle 18:30
Informazioni: Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary, Via B. P. Riccardi 11, 06039 Trevi (PG), T/F (+39) 0742.381021, www.officinedellumbria.it | info@officinedellumbria.it | www.palazzolucarini.it | info@palazzolucarini.it | facebook: Palazzo Lucarini
Con il contributo di: Regione Umbria, Comune di Foligno
Con il patrocinio e il contributo di: Provincia di Perugia, Comune di Trevi (capofila)
Con il supporto di: Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Luigi Metelli S.p.A.
Media partners: artapartofcult(ure), Teknemedia
Progetto inserito nell’ambito di: VIEW. Rotte del Contemporaneo in Umbria

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    COMUNE DI TREVI COMUNE DI FOLIGNO

Istituto Comprensivo T. Valenti 

Scuola Elementare di Borgo Trevi

I circolo di Santa Caterina 
Scuola Elementare di S. Caterina 
Classe I e II A con Franco Fiorillo Classe IIA con Rebecca Agnes
Classe I e II B con Giovo Piacentini Classe IIB con Piotr Hanzelewicz
Scuola Elementare di Santa Maria in  Valle Classe IIC con Alessia Armeni
classe I con Armida Gandini Classe IIID con Paride Petrei
  Classe V B con Oscar Accorsi
COMUNE DI PERUGIA Classe V A con Gino sabatini Odoardi
Istituto artistico Bernardino di Betto Classe V C con lisa Wade
Classe IVC con Giorgio Lupattelli  
  Scuola Elementare di BorronI
  Classi IIA e IIB con : Esibisco
   
  Istituto comprensivo di Belfiore  
  (Scuola Elementare di Belfiore)
  Classe IV A e IV B con conceptinprogress
  (Scuola Elementare di S. Giovanni Profiamma)
  Classe I e II con DDM (Daniela di Maro) e Enzo Calibè
  Scuola Elementare di Colfiorito
  Classe II e III con Luca Bertini
      Classe IV e V con Alessio Biagiotti
     
      II circolo, Istituto Comprensivo Piermarini   
      Scuola Elementare di Piermarini)
      Classe I A e IB con Studio ++
       
      Scuola Media Piermarini 
      Classe IIE con Impossible Site dans la rue
       
       
       
  COMUNE DI TREVI
ISTITUTO COMPRENSIVO T. VALENTI
SCUOLA  ELEMENTARE DI BORGO TREVI
  Classe  I e II A con Franco Fiorillo;  Insegnante Referente: Cristina Grandoni  –   Insegnante Coordinatrice: Cristina Garofani 
  Laboratorio: Che classe!
Ecco uno squadrone di bambini. Alti belli e fieri che fanno bella mostra di sé. Sono le loro sagome. Il loro doppio fedele realizzato attraverso un lavoro di cartotecnica. Un laboratorio dunque da certosini, fatto di equilibri, ma soprattutto di un attento percorso di esplorazione e ricerca di sé e dell’altro. Passando per la fotografia, la propria auto-rappresentazione grafica, ma anche la rappresentazione dell’altro, ecco che piano piano ha preso forma questa gioiosa classe. Un modo non solo per fare arte, ma anche per  imparare a fare gruppo nel rispetto di sé e dell’altro. Per apprendere a progettare qualcosa insieme esplorando le risorse della classe e le proprie capacità. Perché ci vuole arte…per imparare a fare e imparare ad essere! 
  Classe I e IIB con Giovo Piacentini;  Insegnante Referente: Cristina Grandoni 
  Laboratorio: Conta scegliere (e io come sto?), Una stanza coi fiocchi
   
Ecco una “Stanza con i fiocchi”. Una stanza sì con tanti fiocchi che invadono il tutto, ma sopratutto un luogo dove le cose vanno fatte sempre al meglio! Ed ecco allora disseminati in questo spazio tanti indizi delle mille e più attività svolte in questi tre bizzarri giorni tra giochi di prestigio, creazioni artistiche e invenzione di storie. Un super poster che rappresenta ciò che piace ai bambini e che contiene al suo interno tutto ciò che apprezzano e amano. A terra, invece, pronte per essere calpestate, tutte le cose di cui hanno paura e che proprio non piacciano. E poi le tracce della storia di Petrolietto, il nipotino di Pinocchio, ormai un ragazzaccio fatto di plastica (di petrolio, dunque) e non più di legno. E le bombolette degli insetticida, inquinanti, perfidamente letali per alcuni piccoli esserini, che diventano “per arte” bombolette salva insetti. Le palettine, invece? Armi letali per le mosche che lasciano una speranza alla possibile preda, ma solo se si è tiratori provetti! E tante piccole altre strambe invenzioni e piccole magie che i bambini hanno potuto vivere e sperimentare divertendosi e liberando le proprie energie creative.
SCUOLA ELEMENTARE DI SANTA MARIA IN VALLE
  Classe I con Armida Gandini; Insegnanti Referente: Maria Rosaria Vollaro
  Laboratorio: Pietre nel tempo
Che storia ci racconta un sasso? Cosa ci dice la sua superficie delle strade e dei fiumi che ha percorso? E’ da queste semplici ma inedite domande che ha preso vita questo laboratorio che ha portato i bambini ad esplorare il territorio con altri occhi ed anche con un’altra sensibilità. Perché fare arte può voler dire anche questo: svelare della realtà dei lati che non si conoscono o che il quotidiano non ci lascia intravedere, mostrare una sensibilità particolare per ciò che ci circonda. Ed ecco allora dei disegni semplici e sinceri che ritraggono l’amico sasso nella sua poetica essenzialità, e dei racconti in video e in scrittura che lasciano trapelare l’ ‘intimo rapporto dei bambini con la natura nato in tre giorni tra arte e racconto di sé.
  COMUNE DI PERUGIA
  ISTITUTO STATALE BERNARDINO DI BETTO 
  Classe II con Giorgio Lupattelli; Insegnante Referente: Marinella Caputo
  Laboratorio: ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder)
Il progetto di Giorgio Lupattelli ha esaminato la sindrome dell’ADHD o ADD, meglio conosciuta come sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Sindrome propria dei nostri tempi. Siamo infatti talmente tanto bombardati dai messaggi dei diversi mass media e dalle mille stimolazioni del mondo contemporaneo che taluni non riescono più a mantenere un livello di attenzione adeguato manifestando strani sintomi: impossibilità a star fermi, continua necessità di cambiare attività, incapacità di ascolto e ponderazione riflessiva dei problemi e delle cose in generale. Tanto che, ormai, c’è una speculazione anche sui medicinali per provvedere a questo grave problema. L’argomento è stato rivisitato ed analizzato dai ragazzi tramite l’utilizzo di un linguaggio pubblicitario che attinge direttamente dai mezzi di comunicazione di massa, con l’elaborazione di due sorte di pubblicità progresso sia in video che in poster.
 COMUNE DI FOLIGNO
 I CIRCOLO
 SCUOLA ELEMENTARE DI S. CATERINA
  Classe IIA con Rebecca Agnes; Insegnanti referenti Giovanna Marani, Giuseppina Pillotti
  Laboratorio:  Quello che piace ai bambini che abitano nella città gioco accanto al bosco sospeso
 
Il progetto di Rebecca Agnes si è basato sul tentativo di visualizzare la rete delle relazioni che ci circonda e di cui siamo parte. Prendendo coscienza che niente e nessuno è realmente isolato, ma esiste anche grazie ad un interscambio di relazioni con l’altro, i bambini hanno concepito una mappa che palesa certe connessioni. Tramite la realizzazione di disegni autobiografici collegati tra loro da vari fili colorati, si è cercato di illustrare tali relazioni e lo schema ha preso corpo. Ma poi, queste relazioni, dove prendono corpo? Ma in una città, ovviamente, quella costruita dai bambini attraverso un gioco dove le strade e le vie cambiano continuamente morfologia. O in un bosco sospeso, ai margini della realtà, ma in un luogo incantato che si chiama fantasia. 
  Classe IIB con Piotr Hanzelewicz; Insegnanti referenti: Maria Mancini e Maria Cristina Nati
  Laboratorio: Tutte le cose (invisibili)
Con Piotr Hanzelewicz i ragazzi sono andati alla ricerca di elementi che potessero “dar forma” al concetto di invisibilità. L’attività si è basata perciò sul giocare a rendere invisibili oggetti, persone o sé stessi ma anche ottenendo particolari effetti di visibilità mettendo in gioco elementi astratti o trasparenti. Tante le attività ed esplorazioni. Dal nascondimento sotto tempera nera di disegni prima elaborati e di cui i bambini serbano il segreto, all’elaborazione della formula dell’invisibilità. Ma se proprio non riuscite a  trattenere la curiosità e volete scoprire qualche segreto dei bambini o dei loro lavori, un segreto c’è: prendete la torcia attaccata a parete, accendetela e  passatela vicino ai fogli apparentemente bianchi. Scoprirete messaggi, disegni, e tanta poesia.
  Classe IIC con Alessia Armeni; Insegnanti referenti: Clara Fiordiponti, Silvia Severi Pierini
  Laboratorio: Un mondo di rifiuti

Il laboratorio di Alessia Armeni ha puntato al raggiungimento di un obiettivo tutto ecologico. I ragazzi, attraverso la realizzazione di un paesaggio composto da rifiuti del quotidiano (prevalentemente le buste di plastica per la raccolta della immondizia) , hanno esaminato il problema dell’inquinamento, dell’uso sconsiderato delle risorse che condurrà alla scomparsa della natura e dei suoi ritmi. Per scoprire in ultimo che con un po’ di fantasia ed abilità, anche la cosa apparentemente meno artistica del mondo può dar luce ad un bel paesaggio e a bei quadroni.
  Classe IIID con Paride Petrei; Insegnanti referenti: Armandina Antinori, Maila Morelli
  Laboratorio: Dal più al meno
 
Il laboratorio condotto da Paride Petrei è partito da alcune considerazioni sulla luce: i ragazzi, dopo aver notato che all’interno dello spazio la distribuzione della luce e quindi dell’energia non è uniforme, hanno cercato dirottare la luce là dove non c’era e viceversa tramite la realizzazione di manufatti specchianti collocati in modo strategico. Gli alunni hanno elaborato tali effetti con l’utilizzo di materiali di riciclo, creando piccole sculture e ricoprendo il proprio corpo utilizzando della carta stagnola riflettente. In questo modo hanno direzionato e deviato il percorso di un raggio di luce.
  Classe VA con Gino Sabatini Odoardi; Insegnante Referente Marco Mattioli, Claudia Sensi
  Laboratorio: Album Bianco (Neo-scultura)
Il laboratorio condotto da Gino Sabatini Odoardi si ispira direttamente alle opere in termoformatura dell’artista. I ragazzi hanno imprigionato gli oggetti sotto uno strato di carta e tempera mediante la modellazione, così da realizzare una nuova superficie a rilievo, ottenendo in questo modo delle sculture-bassorilievi bianchi secondo una nuova concezione. Hanno dato così vita ad un riciclaggio ecologico, inteso anche come recupero della memoria attraverso un linguaggio contemporaneo. Dove le cose sono come congelate nel tempo e musealizzate. Una sorta di tempio della memoria….Per non disperdere. E non sprecare. 
 Classe IV B con Oscar Accorsi; Insegnante Referente: Lara Aristei, Laura Bergutti
 Laboratorio: Bassissimi rilievi (dove l’occhio non arriva…)
Il laboratorio condotto da Oscar Accorsi si è basato sulla riflessione dell’artista riguardo al bassorilievo, mettendone in discussione i classici aspetti formali. Riducendo i livelli e di conseguenza l’incisione che la luce ha su di essi, i ragazzi hanno tentato di mettere in discussione la percezione usuale della superficie a rilievo, portando l’osservatore a fare qualche sforzo nel cercare delle immagini che, al contrario, sono facilmente reperibili nella società di oggi. Il pensiero ecologico sta proprio in questo allontanamento delle immagini da chi guarda.Rinunciando ai colori, utilizzando solo il bianco, gli alunni hanno provato ad immaginare cos’altro può bilanciare una composizione usualmente poco impegnativa per la nostra vista e cosa può provocare in colui o colei che guarda.Insomma, una lezione non solo di arte e tecnica, ma anche di vita. Perché diciamolo, il messaggio è: chi vuol ben vedere, deve anche esser bravo a guardare! Buona osservazione, dunque.  
  Classe VC con Lisa Wade; Insegnante Referente: Marcella Cappuccini, Paola Marussi, Bianca Nunzi
  Laboratorio: World Reset
  
Il laboratorio si basa su un’analisi del quotidiano, attraverso la raccolta e la visione di immagini prese da giornali e riviste. I ragazzi hanno cercato di modificare, in maniera critica, ciò che hanno percepito come sgradevole attraverso un intervento attivo ed immediato sul materiale raccolto da ognuno con colori, scritte, collages e cancellature. Gli alunni hanno esaminato la cultura visiva che li circonda, riconoscendogli un forte potere, in modo tale da immaginare un mondo diverso che non abusa degli occhi e delle menti. E dunque: via, cancelliamo dalle immagini ciò che non ci piace ed aggiungiamo invece ciò che vorremmo e preferiremmo! E voi, cosa avreste cancellato ed aggiunto?
  SCUOLA ELEMENTARE DI BORRONI  
  Classe IIA e IIB con Esibisco; Insegnante Referente: Concetta Mastrodicasa, Maria Grazia Paolini, Francesca Sardisco, Anna Maria Merlini, Antonella Ghinassi
  Laboratorio: RUMINAMUNARI
Il laboratorio che ha coinvolto gli alunni delle due classi, si è inspirato direttamente al metodo progettuale di Bruno Munari, artista, designer, insegnante e genio del XX secolo.  I bambini hanno realizzato degli elaborati, guidati dalla curiosità e dal gioco; un progetto divertente che li ha visti protagonisti di un vero e proprio laboratorio “work in progress”, durante il quale hanno potuto sviluppare la loro fantasia ed immaginazione. Il risultato? Dei divertenti libricini che raccolgono il loro immaginario e l’indagini sulle diverse possibilità della comunicazione visiva…
  ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELFIORE
 SCUOLA ELEMENTARE DI BELFIORE
  Classi IV A e IV B con Conceptinprogress; Insegnanti referenti: Daniela Agostinelli
  Laboratorio: Disegna!
Questo laboratorio ha cercato di incentivare i ragazzi al disegno, come il mezzo di espressione più antico, stimolandoli a comunicare anche attraverso mezzi non ortodossi, magari inventati da loro, senza le imposizioni delle regole del bello ma spingendo a trovare un’estetica e una profondità anche in segni e cose su cui solitamente la nostra attenzione non si sofferma. Ecco allora che un disegni astratti sono nati dalle orme lasciate da alcune macchinine giocattolo le cui ruote sono state intinte nell’inchiostro. Altri, invece sono stati realizzati utilizzando delle matite a mo’ di protesi delle proprie dita creando mille righe e tratti paralleli e sinergici. E ancora, i mostri, disegnati con la mano sinistra, si scoprono improvvisamente più mostruosi ed efficaci. Insomma, un laboratorio eccezionale nei modi e negli esiti: per imparare a collaborare e a liberare energie creative e per capire e non dimenticarsi che l’arte non è solo nel bel fare e nel bel rappresentare, ma è soprattutto nella capacità di saper vedere il mondo con occhi diversi e creativi e non finire mai di esplorare ciò che ci circonda.
SCUOLA ELEMENTARE DI SAN GIOVANNI PROFIAMMA  
Classe I e II con DDM (Daniela di Mauro) e Enzo Calibè; Insegnanti referenti:Sabrina Naty, Lucia Silvestrini
Laboratorio: My word.My world
 Nel laboratorio di Daniela Di Maro, i bambini hanno condotto una riflessione sul potere che hanno i mass media di stravolgere e modificare la percezione della realtà. I bambini sono stati coinvolti ad esprimere liberamente i propri pensieri sulla condizione del loro mondo interiore ed esteriore”. Il tutto è confluito in un particolare video dove i bambini-televisione si incontrano e confrontano. Per intuire attraverso il gioco e la creatività, come i sistemi di comunicazione di massa possono modificare il nostro modi di percepire le cose e possano anche far perdere di vista le reali necessità e inclinazioni di ciascuno.
  SCUOLA ELEMENTARE DI COLFIORITO 
  Classe II e III con Luca Bertini; Insegnanti referenti:
  Laboratorio: Pronto?
In questo laboratorio i bambini hanno indagato le diverse strategie creative degli artisti provando differenti approcci alla “creazione”.Gli alunni hanno cercato di trasformare delle storie già esistenti, miscelandole insieme e ricreando dei personaggi fantastici nati dalla commistione di più personalità, fissate in vari manufatti (statuine di argilla, libricini di racconti, disegni…). E poi si sono preparati a recitare la loro storia

Nell’ultima fase del lavoro, infatti, i bambini dovevano raccontare a degli adulti sconosciuti le loro storie. Ma gli adulti saranno stati ad ascoltarli? C’è ancora un dialogo tra giovani e bambini? E la favola può essere ancora un campo di incontro tra generazioni diverse anche attraverso gli strumenti della nuova tecnologia?

Provate ad ascoltare queste strane registrazioni e a vedere cosa accade quando un adulto si imbatte nella voce di un bambino….

  Classe IV e V con Alessio Biagiotti; Insegnanti referenti: Maria Vittoria Cucchiarini, Monia Ventura, Maria Laura Buglioni
  Laboratorio; VOI Littering, NOI empaquetage
Il progetto di Alessio Biagiotti si inspira direttamente ai primi lavori del noto artista Christo che aveva la mania di impacchettare tutto, dalla cosa più piccola al palazzo più imponente. Nel laboratorio, dunque, i bambini hanno raccolto materiali di riciclo e li hanno trasformati in strutture complesse assemblandoli tramite “impacchettamento”. Questi oggetti d’uso quotidiano, pronti solo per essere buttati, che in sé non posseggono nulla che li possa far leggere come opere d’arte, grazie a questa semplice ma significativa operazione hanno assunto un significato diverso. Sono diventate strutture futuribili. Progetti di un improbabile ma divertente parco giochi. E dunque …Tutti sulla stravagante navicella spaziale o ad arrampicarsi su una gigantesca struttura. Naturalmente…fatta ad arte!
 ISTITUTO COMPRENSIVO PIERMARINI
SCUOLA ELEMENTARE PIERMARINI
  Classe I A e IB con Studio ++; Insegnanti referenti: Maria Luisa Proietti, Patrizia Tavernelli
  Laboratorio: La nostra città
Il progetto si è basato sulla realizzazione di una città che i bambini hanno costruito inspirandosi direttamente al modello tipo delle formazioni urbane, ma soprattutto rielaborando propri vissuti ed esperienze. Gli alunni quindi hanno ordinato strade, piazze, edifici ed hanno ricreato delle opere d’arte pubbliche tramite la scelta di oggetti di uso comune o per loro significativi, introducendo così l’estetica del ready-made. Ma soprattutto il laboratorio è stato un campo di esplorazione delle relazioni tra i bambino, un modo per scoprirsi attraverso altri occhi e altri mezzi. Perché questa è la loro città, quella che desidererebbero e il cui nome delle vie è strettamente legato alle loro esperienza e alle loro emozioni…Insomma, andando ad esplorare questa città, troverete la piazza intitolata alla pace tra Dama e Salvatore perché lì si è firmato un armistizio, e la piazza degli artisti, perché c’era da fare un omaggio a quei 3 strani tizzi che hanno reso speciali tre giorni di non ordinaria scuola. E ancora, ancora, ancora…  
SCUOLA MEDIA PIERMARINI 
Classe IIE con Impossible Site dans la rue; Insegnanti referenti:Elvira Guglielmi
Laboratorio:Scattinscatola
IMPOSSIBLE SITES dans la rue ha realizzato un laboratorio fotografico dedicato al paesaggio urbano, ai suoi abitanti e ai luoghi impossibili, spazi pubblici, contesti cioè in cui esistono barriere di ogni forma e genere. I ragazzi hanno affrontato una rilettura, attraverso la fotografia, dei luoghi del loro quartiere, indagando gli spazi secondo un’osservazione creativa e fermandone l’istante con il foro stenopeico da loro realizzato su vecchie scatole di latta: un semplice foro posizionato come obiettivo al centro di un lato di quella che si trasformerà in macchina fotografica. Il laboratorio ha inoltre visto protagonisti i ragazzi nel successivo sviluppo delle pellicole in camera oscura. Gli alunni hanno analizzato le problematiche legate al vivere lo spazio pubblico, la città ed i suoi limiti, divenendo artefici della trasformazione del proprio territorio e sollecitando una migliore presa di coscienza del proprio ruolo e del proprio potenziale sociale.
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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